l Franchising è certamente uno dei modi più rapidi, semplici e “sicuri” per avviare una propria attività. In Italia, in questo momento, stiamo assistendo alla rinascita (o forse basterebbe “nascita”) di questo tipo di contratto che in Europa, soprattutto in Spagna e Francia, è già particolarmente diffuso.

Ma cos’è il Franchising? Sinteticamente, si tratta di un contratto con il quale una parte trasmette all’altra il diritto di utilizzare il proprio marchio entro determinati limiti e, cosa ancora più importante, il suo know-how in cambio di un importo per l’affiliazione ed una royalty mensile.

Semplice, no? Eppure, quando ci troviamo a spulciare portali e riviste, o ancora peggio ci aggiriamo per una fiera del franchising, ognuno cerca di presentare il proprio Brand come il migliore nel mercato, il primo, l’originale, il miglior Marchio di quel determinato settore.

A volte, invece, siamo semplicemente accecati dal design di un logo ben curato o di un locale abilmente allestito, e ci dimentichiamo di soffermarci a valutare la validità del prodotto o del servizio da proporre.

Come fare allora? Ebbene, basta seguire queste 6 semplici linee guida nella valutazione di un Brand per avere un quadro più critico ed obiettivo della proposta:

1. Il Brand
Una buona “Marca” è fondamentale. La Comunicazione che metterete in atto per promuovere il vostro punto vendita affiliato nasce e parte da qui, e se la marca non ha la forza comunicativa necessaria ad attrarre i vostri clienti, sarete voi i primi a rimetterci. Del resto, il libro si sceglie anche dalla copertina, e questo i Marketers lo sanno bene!

2. L’ Idea
Che la vostra aspirazione sia quella di vendere fiammiferi o automobili, il modo in qui il prodotto viene proposto al pubblico è fondamentale. Un approccio innovativo che rompa gli schemi di mercato vi porterà ad avere una marcia in più rispetto agli affiliati dei Competitors più… standard. Nel business il “classico” non è affatto sempre di moda!

3. Settore di mercato
Mettetevi in testa che, se volete vincere facile, non tutti i settori di mercato sono adeguati e che se il vostro sogno è sempre stato quello di aprire un anonimo negozietto di vestiti, forse non è il momento più giusto per farlo. Dirigetevi verso i settori in maggior sviluppo o, se proprio non volete saperne di farvi guidare dal mercato, puntate sui Brand più innovativi.

4. Investimento
Scontato? Tutt’altro! Studiate per bene le proiezioni ed i BusinessPlan che i Franchisor tendono a fornire nei primi contatti, ma non prendete tutto per oro colato. Il Franchisor deve necessariamente generalizzare per abbracciare il mercato su scala nazionale, ma aprire un negozio a Roma o Milano non ha gli stessi costi e benefici che aprine uno a Bologna, Campobasso o Lampedusa! Valutate bene quindi l’investimento iniziale, costi fissi e margini di beneficio considerando sempre che questi saranno al lordo di IVA e tasse!

5. Prezzo finale
Spesso si tende a trascurare questo aspetto lasciandosi prendere completamente dall’analisi dell’investimento che stiamo per affrontare. Quando sta per uscire un bel po’ di denaro dalle nostre tasche tendiamo a concentrarci solo su quello!

Ma che senso ha affiliarsi al Franchisor più economico se poi i prezzi di vendita di prodotti o servizi sono completamente fuori mercato? A volte vale la pena investire qualcosa in più su un Franchisor che si è saputo inserire in maniera più competitiva, garantendo ai propri affiliati una migliore posizione rispetto ai Competitors.

6. Assistenza e Serietà
Il contratto di Franchising non termina alla sua sottoscrizione, ma lì ha inizio! Prendetevi del tempo per visitare la sede del vostro futuro Franchisor prima di firmare il contratto di affiliazione, perché solo in questo modo potrete riuscire a rendervi conto se possiede realmente una struttura adeguata a fornirvi l’assistenza di cui avrete bisogno per tutta la durata del contratto.

(fonte ReStore: Quality Selection Brand)