Il mercato del franchising non è mai stato uno dei più puliti. Questo settore si presta facilmente a truffe, proposte di affiliazione senza senso, progetti insostenibili e sviluppi speculativi. Non mancano campagne marketing autoreferenziali e, ultimamente, iniziative pionieristiche del tutto campate in aria. È un mercato libero, poco regolamentato e spesso mal interpretato.

Il motivo principale di questi problemi è la scarsa conoscenza del franchising da parte degli imprenditori. Questo crea un terreno fertile per le aspettative irrealistiche di imprenditori poco esperti e microimprenditori che vedono nel franchising un modo rapido per far crescere la propria attività. Dall’altra parte, ci sono aspiranti imprenditori che sperano di avviare un’attività spendendo il meno possibile.

La Speculazione e i Problemi del Mercato Italiano

In questo contesto, si creano opportunità per consulenti che continuano a proporre prodotti improbabili e franchisor che mettono sul mercato format insostenibili, solo per accaparrarsi affiliati che, alla fine, chiuderanno. C’è spazio per chi sa apparire in modo impeccabile, auto-proclamandosi la migliore scelta sul mercato, ma poi resta impotente quando si tratta di produrre risultati concreti.

Questo scenario sta creando un ristagno pesante nel mercato italiano del franchising e sta complicando la vita di chi affronta il settore in modo serio ed etico. Fortunatamente, esistono anche franchisor e consulenti che operano con integrità e professionalità.

La Necessità di un Approccio Critico

La soluzione ai problemi del franchising è a portata di mano. Appena oltre confine, ci sono mercati floridi in crescita, con fatturati e impostazioni migliori, strumenti di sviluppo e finanziari efficaci, e eventi che offrono un valore aggiunto reale per i franchisor. In Italia, invece, il franchising è divorato da un marketing superficiale, basato su paroloni più che su contenuti solidi.

Il franchising continua ad attrarre i meno esperti, creando un ciclo che favorisce solo chi opera in modo superficiale. È essenziale imparare a essere più critici e autocritici, valutando i consulenti in base ai brand che hanno seguito, ai risultati ottenuti e alla loro esperienza, piuttosto che basarsi sulle pubblicità. Bisogna scegliere i franchising valutando la sostenibilità, il rendimento, il recupero dell’investimento e i feedback degli affiliati, invece di rincorrere sempre l’opzione più economica.

La Qualità come Fattore Determinante

Il franchising è un settore in crescita, ma la quantità non fa la qualità, specialmente in un mercato così delicato. Un detto tibetano recita che se agiti un barattolo mezzo vuoto, questo farà un gran rumore, ma se ne agiti uno pieno fino all’orlo, non sentirai nulla. È fondamentale lavorare per riempire quei barattoli, piuttosto che continuare ad agitare quelli mezzi vuoti.

Conclusioni e Riflessioni Finali

Il franchising richiede un approccio più critico e una maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità. Solo così si potrà garantire uno sviluppo serio e duraturo del mercato. Questo sfogo potrebbe sembrare breve, ma forse è meglio così: a volte, è necessario un confronto onesto per evidenziare le reali sfide del settore.

Scusate lo sfogo, ma era necessario.