A fine giugno è uscito il report 2024 di Assofranchising, un resoconto che ogni anno l’associazione produce con dati molto interessanti sull’andamento del settore franchising. Poiché c’è più di qualche spunto da approfondire, ho pensato di analizzare insieme i tre punti più salienti, o almeno quelli che mi hanno dato più da pensare. Cercherò di essere sintetico e di prendere solo le parti che, a mio avviso, sono più significative.
Crescita del Fatturato e Diminuzione delle Insegne
Lato franchising, il report parte dalla solita tabella in cui si elencano, tra le altre, giro d’affari, numero di insegne e punti vendita operativi. Tra il 2022 e il 2023, nel mercato franchising c’è stato un incremento di fatturato complessivo del 10%, un dato notevole considerando che l’anno prima l’aumento era stato del 7%. In due anni, il mercato è cresciuto di poco meno del 20%.
Anche il numero dei punti affiliati ha visto un incremento del 7,6%, il che è positivo. Tuttavia, il dato più interessante è quello legato al numero di insegne, che nel 2023 è diminuito del 2,6%, corrispondente a 25 brand in franchising in meno rispetto all’anno precedente. Questo non significa che 25 brand hanno chiuso, ma che il bilancio tra i brand che si sono lanciati e quelli che hanno chiuso è in negativo di 25 insegne.
Questo scenario suggerisce che il sistema franchising si sta pulendo di quelle impostazioni meno funzionali, ottimizzando invece quelle più strutturate. Questo potrebbe portare a una professionalizzazione ulteriore del settore, sperando che duri.
Aumento dell’Investimento Iniziale
Per arrivare al secondo punto interessante, bisogna andare avanti di qualche pagina, alla sezione relativa all’investimento iniziale medio per un’affiliazione, che nel 2023 è salito a 115.000€. Per quanto sia salito, rimane comunque in una fascia decisamente abbordabile.
L’aumento dell’investimento iniziale è comprensibile, considerando l’aumento dei prezzi delle materie prime negli ultimi anni, molte delle quali vengono usate per attrezzature e laboratori nel food, oltre che per allestimenti e arredi nel retail. Questo dato indica che il franchising attrae e si rivolge a due tipi di profili: imprenditori in cerca di diversificare i propri investimenti e l’immancabile autoimpiego, che, contrariamente a quanto si possa pensare, è ancora molto presente.
Profilo dell’Affiliato
L’ultimo punto interessante è quello legato al profilo dell’affiliato, che è utile approfondire anche in ottica di strategie di lead generation. Il report fornisce uno schemino che affianca i dati reali a quelli ideali. Tuttavia, è più utile concentrarsi sui dati reali per comprendere meglio il mercato.
Le statistiche mostrano che i franchisee, in generale, hanno poche capacità finanziarie, poca capacità imprenditoriale e poche capacità comunicative. Questo suggerisce che, sebbene ci siano molti profili imprenditoriali interessati al franchising, non sono la maggioranza.
Curiosamente, c’è più capacità imprenditoriale pregressa di quanto piacerebbe ai franchisor, il che fa riflettere sulla selezione dei candidati e sulle aspettative del settore.
Conclusione
Il report di Assofranchising 2024 offre molti spunti interessanti per chi opera nel settore franchising. Dalla crescita del fatturato alla diminuzione delle insegne, passando per l’aumento dell’investimento iniziale e il profilo degli affiliati, emergono dati che possono aiutare a comprendere meglio le dinamiche di questo mercato. Questi sono gli aspetti che ho ritenuto più significativi da estrapolare e valutare dal nuovo report di Assofranchising. A voi ogni conclusione.
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