Oltre a stravolgerci la vita, a costringerci a cambiare abitudini, a farci ridisegnare la nostra routine, il Coronavirus ci metterà di fronte ad una sfida. Come imprenditori, dovremo imparare immediatamente l’arte della flessibilità.

Ho parlato spesso di Flessibilità al Cambiamento. L’ultima volta qualche settimana fa, per il lancio del nuovo logo di restore.

Ne ho parlato anche qualche mese prima, prendendo spunto da un’intervista di Yuval Noah Harari su SkyTG24, in cui parlava della flessibilità come la skill del futuro, come una delle abilità fondamentali per il mercato di domani. Vi consiglio di andarvela a vedere.

La cosa divertente è che nella stessa intervista, Harari spiegava come tra i 40 e i 50 anni, ci sia una certa difficoltà al cambiamento. E’ come se ci dimenticassimo di essere elastici. E invece saremo proprio noi imprenditori, tutti noi quarantenni e cinquantenni a dover diventare flessibili ed a farlo immediatamente.

Una cosa è certa, molte imprese non potranno essere più le stesse, pena la chiusura.

Purtroppo però, nella microimpresa e nel mondo del franchising, questo non è ancora chiaro a tutti e non sono in tanti quelli che ci stanno ragionandoci sopra concretamente.