Nel mondo del franchising vale davvero la regola del “bigger is better”? Cioè, quando si parla di affiliazione, è vero che più grande è il marchio, meglio è?

Ma poi… questi Big, vanno davvero presi come esempio?


Grandi Brand, grande marketing. Ma è davvero tutto oro?

Sta diventando ormai una moda diffusa intervistare grandi marchi, invitarli a parlare, a raccontare la loro esperienza nel franchising, come se fossero gli unici modelli di successo da emulare.

Capisco che faccia effetto sentire i grandi nomi, accostarli alla propria esperienza o lasciarsi affascinare dall’idea di entrare in un’élite del franchising. Ma attenzione: spesso c’è più apparenza che sostanza.

Nel franchising, infatti, il marketing la fa da padrone. E non è raro che dietro a numeri e pubblicità, non ci sia vera solidità.


Fatturati alti e poca struttura: un problema diffuso

Ho già parlato di cosa voglia dire avere successo nel franchising (vi rimando a quel video), ma vale la pena ribadirlo: molti Brand sembrano solidi solo sulla carta.

Non fraintendetemi: ci sono grandi marchi consolidati e strutturati, che creano reale valore per sé e per i propri affiliati. Io stesso ho avuto la fortuna di collaborare con alcuni tra i migliori franchising internazionali.

Ma essere grandi non vuol dire automaticamente essere solidi.

Solo pochi giorni fa ho parlato con un aspirante franchisee entusiasta di un grande Brand. Ma al primo contatto concreto… niente continuità, poca concretezza.


Il franchising non si costruisce solo con il marketing

La notorietà è fondamentale: serve a generare interesse, visibilità e a posizionarsi nel mercato. Ma non basta.

Se un franchising cresce solo grazie al marketing, cresce veloce, certo. Perché il marketing vende. Ma il problema è proprio lì: non si devono vendere affiliazioni, si devono creare partnership.

Quando si punta solo sulla visibilità, si gioca su un equilibrio fragile: basta piazzare bandierine, mantenere le chiusure sotto controllo, spingere con la pubblicità… e avanti così. Ma non c’è rete, non c’è struttura, non c’è valore condiviso.

E chi ci casca? Gli aspiranti affiliati, affascinati dai nomi noti, convinti che un grande brand sia sempre sinonimo di successo.


Il vero successo? Sta nei numeri (quelli veri)

Dove sta il successo, allora?

Non nel numero di punti vendita. Non nei post sponsorizzati. Non nei testimonial famosi.

Il vero successo di un franchising si misura nella solidità del progetto, nei risultati degli affiliati, nella coerenza tra promesse e realtà, nella capacità del brand di generare valore oltre la propria dimensione.


Conclusione: testa fredda, marketing tiepido

Il mio messaggio non è “preferite i piccoli ai grandi”. Anche tra i piccoli ci sono proposte traballanti.

Il punto è: non fermatevi al marketing, alle celebrazioni, all’autocelebrazione. Valutate un brand per i numeri, per la struttura, per l’esperienza reale della rete.

Che siate aspiranti affiliati o imprenditori pronti a creare una rete, usate la testa. Non fatevi trascinare dal circo del marketing.

Perché poi, come nel circo, tolto il tendone… non resta niente.